Il tesoro sotterraneo: idee per soluzioni alternative

In un articolo de “Il Secolo XIX” del 20 settembre u.s. viene riportata l’opinione del Sindaco di Genova, Marco Bucci, sulla localizzazione del polo petrolchimico.
A quel proposito il Sindaco dichiara che “Se spostassimo i depositi petrolchimici Carmagnani e Superba da Multedo sotto alla Lanterna tutti gli abitanti di Sampierdarena non sarebbero felici, a me va bene quando la città è felice, dobbiamo trovare un posto che vada bene a tutti …”
Penso proprio che i Sanpierdarenesi siano d’accordo, d’altra parte ritengo che neppure gli abitanti di Multedo -anche coloro che sono andati ad abitarci sapendo dell’esistenza di quei depositi, conoscenza che non consente loro di lamentasi più di tanto- siano felici di avere vicino strutture potenzialmente pericolose.
Il Sindaco prosegue dicendo che “… la nuova diga foranea è solo un’ipotesi in campo per il trasferimento, dobbiamo trovare una zona sicura in porto e lontana dalle case.”.

Considerato lo stretto rapporto di contiguità territoriale tra Genova ed i suo Porto la sistemazione sulla nuova diga foranea o, comunque, nell’ambito portuale credo sposti di poco il problema della sicurezza. È vero che in caso di esplosione l’onda d’urto dalle sedi ipotizzate arriverebbe un po’ attenuata alle abitazioni ma i fumi raggiungerebbero comunque l’abitato salvo la fortunata concomitanza di vento di Tramontana.
Anche in caso di rotture di condotti o serbatoi il problema, di gravità immediata minore, comporterebbe comunque la dispersione in mare dei prodotti fuoriusciti.
Inoltre, con i tempi che corrono, una localizzazione all’aperto di strutture a rischio di esplosione o contaminazione potrebbe rappresentare -come avvenne a Trieste nel 1972- una “tentazione” troppo grande per terroristi che utilizzando anche un semplice drone potrebbero scatenare un disastro colossale.
A margine di queste più rilevanti considerazioni ritengo ci sia da tener presente che:
- in qualsiasi punto vengano risistemate le strutture del petrolchimico i residenti coinvolti avranno spunto per lamentarsi e protestare
- l’impatto paesaggistico non sarà dei migliori, in parole povere : saranno brutti da vedere.

C’è una soluzione migliore?
Sì, ed è già realtà !

Me ne ha parlato l’Architetto Fernando De Simone la cui attività professionale è dedicata allo studio e realizzazioni di tunnels, costruzioni sotterranee e sottomarine, ingegneria sismica.
Le due immagini sottostanti si riferiscono alla soluzione adottata ad Oslo dove i depositi per lo stoccaggio di prodotti petroliferi sono stati realizzati in caverna con accorgimenti e sistemi che rendono i depositi sicuri

e senza alcun impatto sull’ecologia e sul paesaggio come evidenziato dalla foto che segna con un quadratino rosso la zona della collina in cui sono stati realizzati .

Una sistemazione così intrinsecamente protetta consente un efficace controllo delle strutture più esposte a rischi di natura diversa.

Molto più vicino a Genova si trova un’analoga soluzione seppure finalizzata ad altro tipo di impianto (potabilizzazione delle acque) la cui localizzazione sotterranea è indicata dalla freccia

È a Como.

La conformazione orografica di Genova è simile a quella di Oslo e Como pertanto si presta perfettamente alle soluzioni realizzate in quelle Città.

 

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