Covid e risorse limitate : l'etica sarà la Stella polare
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- Scritto da Asclepio
- Categoria: costume e società
I giornali di ieri hanno riferito che è pronta la bozza del nuovo piano pandemico 2021-2023.
Già di per sè questa notizia fa "tenerezza" perchè risulta difficile capire come un piano 2021-2023 sia partorito solo adesso quando sarebbe dovuto essere pronto almeno per l'ultimo mese del 2020 al fine di essere studiato e pianificato per il periodo enunciato.
Ancora più "tenero" che si tratti di una bozza quindi, presumibilmente, ancora da definire.
Potrebbe essere che il travaglio sia giustificato anche dalla scelta di prevedere le modalità della sua attuazione in condizioni critiche come nel caso di "... scarsità [che] rende le risosrse insufficienti rispetto alle necessità ...".
E nel caso si fosse di fronte al dilemma della scelta qual'è il criterio indicato?
Ovviamente la valutazione delle probabilità che l'impiego delle limitate risorse riesca a guarire il malato.
Anche a me, figlio di Apollo e suo discepolo, pare una valutazione saggiamente ponderata.
Nel caso di situazioni limite e, poichè tali, non previste potrebbe essere necessario estremizzare il punto cardine.
Pertanto mi, e Vi, pongo una domanda.
Nel caso di perfetta equivalenza della situazione sanitaria tra un malato contribuente ed uno non contribuente a chi destinereste il trattamento?
Però, proseguendo nella lettura dell'articolo (i ritagli sono tratti da quello pubblicato su "Il Secolo XIX"), par di capire che gli elaboratori della bozza abbiano inteso affrontare la questione in modo politicamente corretto affermando che "La condizione necessaria affichè il bilanciamento tra i valori nella varie circostanze sia eticamente accettabile è mantenere la centralità della persona."
Poichè il Diavolo si nasconde nei dettagli è col riferimento all'etica che i nodi vengono al pettine.
Pur condividendo quanto dirà Immanuel Kant tra un paio di millenni circa (Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me) temo che l'etica, come la legge, sia soggetta all'interpretazione delle diverse società con limiti di elevata elasticità. Quindi " la centralità della persona" è considerata una variabile assolutamente indipendente dalla contributo dato da una persona al benessere della comunità?
Temo di sì.
Quindi, nell'eventualità di scarse risorse, dedico un pensiero al contribuente cui è stato assicurato un finale così sconvolgente.
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