Due göscê de rîe

... rîe ... se pe .

Due göscê per due parole magiche: meizànn-a e palanche (melanzana e soldi).

Premessa.
La qualità di un'organizzazione sociale può essere valutata dai parametri di funzionamento della Comunità.
Parametri che possono sembrare anche banali e di "competenza individuale" come il rispetto degli attraversamenti pedonali, il parcheggio dei veicoli attento alle altre utenze, i mozziconi delle sigarette (ed altra rumenta) gettati negli appositi contenitori e così via.
Ma ci sono anche parametri di "competenza istituzionale" che, peraltro, rispecchiano il comportamento individuale nella Comunità di riferimento.
Già in altre occasioni abbiamo sottolineato (non è un plurale majestatis ma opinione condivisa da tutti i Soci dell'A.R.Ge.) l'importanza dei due pilastri fondamentali per una Comunità : Scuola e Giustizia.

Le due parole magiche si riferiscono alla seconda.

"Il Secolo XIX" del 9 u.s. ha pubblicato un corsivo (non sono sicuro che il termine sia corretto) in cui la riforma del processo penale passa anche per uno strumento atto a "... disboscare la massa dei procedimenti [che] sarà l'archiviazione [del processo] da parte del pm per particolare tenuità del fatto."
Per chiarire il problema viene citato il furto di una melanzana da un campo il cui relativo processo è finito in Cassazione.
Non so a che periodo risalga l'episodio citato; credo,però, che quel caso fosse noto agli addetti ai lavori e- se così fosse- ci voleva una melanzana sul tavolo della Cassazione per far sorgere il sospetto che qualcosa non funzioni adeguatamente nel meccanismo giudiziario?
Com'è che il nodo "melanzanico" è giunto al pettine solo ora? Perchè i legislatori -cioè gli eletti tra cui si annoverano giudici ed avvocati- non hanno provveduto prima? Erano distratti oppure ...?

Da quel che ho letto credo appaia evidente il motivo della frenesia riformatrice: le palanche.
Sì, perchè anche la riforma del processo penale -nell'ambito del dichiarato rimaneggiamento della burocrazia- è un vincolo per ottenere i soldi dall'Europa (che poi non sono i soldi dell'impersonale signora Europa ma quelli dei contribuenti europei quindi anche di chi risiede nella penisola italiana).

Più della melanzana potè il soldo, vale a dire non  un mea culpa di chi si è sottratto alla riparazione di un guasto ma un "pecunia mea".
Su quanti riconoscimenti elettorali potranno contare i politicanti utilizzando i soldi del PNRR? Ad occhio su parecchi, moltissimi, visto l'importo dei soldi prestati e di quelli regalati (ma entrambi prelevati ai contribuenti a beneficio anche dei non-contribuenti).
Potremo allora contare su un'epico lavoro di ricostruzione sociale con la realizzazione ex-novo di un pilastro (quello della Giustizia) eretto con tondino di ferro da 30 mm e cemento ad altissima resistenza.

Conclusione.
Si dice che "a pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina".
Speriamo che il pilastro non venga realizzato col gesso ed armato con tubi di plastica, il tutto con una sottile intonacata di cemento giusto per superare il primo controllo.

Chissà perchè mi è venuto in mente il ponte Morandi?

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