Area ex-ILVA e ipotesi di riutilizzo. Una nota della CGIL.

Chi segue questo sito conosce il nostro punto di vista relativo al riutilizzo dell'area ex-ILVA di Cornigliano.
Per questo stiamo seguendo con attenzione quanto viene pubblicato dalla stampa locale.

Su "Il Secolo XIX" di oggi è stata pubblicata una nota del coordinatore delle politiche industriali della CGIL, Bruno Manganaro, relativa al riutilizzo di quegli spazi.
Riteniamo comprensibile il suo atteggiamento "diplomatico"; la conversione green dello stabilimento di Taranto e le annunciate ipotesi di nuovi insediamenti produttivi a Cornigliano non offrono certezze su cui avviare trattative.
Nonostante le incertezze invitiamo i sindacati ad impegnarsi nella rivoluzionaria "scommessa" di un futuro radicalmente diverso per quel 1.000.000 di metri quadri.
Riteniamo ineludibile -lo abbiamo evidenziato in tutte le occasioni- l'impegno che le amministrazioni locali e centrali devono avere per salvaguardare una fonte di impiego per i dipendenti dell'acciaieria ex-ILVA: su questo non ci sono dubbi.

D'altro canto riteniamo che i sindacati, parte sociale impegnata nei dibattiti e nelle trattative che coinvolgono i lavoratori dipendenti, debbano impegnarsi ad "immaginare" il futuro.
Un futuro che offra sbocchi ai giovani, quindi anche ai figli degli attuali dipendenti ex-ILVA, tali da favorire il loro arricchimento culturale ed economico in ambiti che rappresentano le immaginabili evoluzioni della conoscenza e delle conseguenti ricadute produttive.
La conoscenza è lo strumento per un futuro migliore sia personale che diffuso.
La conoscenza è il mezzo per migliorare le persone, l'ambiente e, di conseguenza, la società.
Forza, buttate il cuore oltre l'ostacolo di una riorganizzazione.
I giovani, ma anche i meno giovani, ve ne saranno grati.

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