Quindi abbiamo ragione ! bis!
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- Scritto da Pierluigi Patri
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Sarete voi, frequentatori di questo sito, a valutare se l'affemazione che fa da titolo abbia ragion d'essere o meno.
In queste pagine se n'è già scritto numerose volte del rapporto tra sapere e benessere economico, sociale ed ambientale. La cultura scientifica e umanistica sono preziosi propellenti per una Comunità che desideri un presente sicuro ed un futuro tranquillo.
Il sapere ha un'effetto trainante su vari campi, direttamente o indirettamente connessi.
200 scienziati riuniti a Genova per un congresso rappresentano un successo anche di immagine che riverbera la nostra Città in ambienti di assoluta qualità e pregio.
Non c'è dubbio che le ricchezze artistiche, culturali e paesaggistiche della Superba, ..."per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”, siano un ottimo biglietto da visita e di richiamo per l'organizzazione di eventi internazionali ma, in questo caso, un'azienda la cui produzione ha un elevatissimo contenuto di sapere -e di valore aggiunto- ha significativamante contribuito alla scelta dalla sede congressuale.
L'azienda in questione è la AGS Superconductors Company cha ha sedi a Genova e Spezia.
A questo punto è inevitabile una domanda netta: alla Città, alla Comunità, porta più ricchezza la produzione di banda stagnata o quella di magneti super conduttori?
Porta remunerazioni più alte, benessere sociale più diffuso, ambiente più gradevole la produzione di banda stagana o di magneti super conduttori?
Il nostro territorio, cosi povero di aree ampie e facilmente collegabili, trova più vantaggio da lavorazioni a basso rapporto di addetti per unità di superficie e basso contenuto di sapere oppure da attività ad alto rapporto di addetti per unità superficie ed elevato contenuto si sapere ?
É stata dibattuta l'ipotesi di un riutilizzo (quantomeno parziale) della grandissima area occupata inappropriatamente dell'ex ILVA a Cornigliano. Perchè non cogliere l'occasione per insediarvi la AGS Superconductors Company e dare il via ad un complessivo e più proficuo utilizzo di quel milione di metri quadrati?
Il valore di quell'area è rappresentato dai vicini e comodi collegamenti stradali, ferroviari, aerei e marittimi; l'insediamento di un'azienda all'avanguardia può essere fattore attrattivo per altre aziende tecnologicamente evolute.
Uno sviluppo di questo tipo rappresenta il giusto risarcimento per Cornigliano che ha sofferto e soffre di una schiavitù siderurgica da oltre mezzo secolo ed i benefici si estenderebbero a tutto il Ponente.
Come già chiarito in altri articoli a proposito dell'ex ILVA la proposta che sosteniamo non ignora le necessità degli attuali dipendenti; le Amministrazioni locali e centrali insieme ai Sindacati possono trovare le soluzioni opportune per il reimpiego necessario a mantenere loro una fonte di reddito.
Porti ed automazione: crisi sociale
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- Scritto da Caparbia Mente
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É notizia di oggi lo sciopero dei portuali americani che sta mettendo in crisi i trasporti internazionali.
Perché quei portuali sono arrivati ad intraprendere uno sciopero così dirompente?
Beh, la retribuzione ne è un punto caratteristico. Ma non l'unico.
C'è grande preoccupazione per il loro futuro: il rischio di perdere il posto di lavoro a causa dell'automazione del lavoro in banchina.
In queste pagine abbiamo avuto già altre occasioni per evidenziare che la gran cassa sull'aumento del traffico di containers come fonte di ricchezza locale legata alla manodopera sia informazione fatua.
Viene il sospetto che sia semplicemente un'iniziativa "pubblicitaria" per far accettare una trsaformazione urbanistica irreversibile tale da lasciare ai Genovesi solamente occupazione di suolo con scarsissime ricadute economiche locali, traffico di TIR e relativo inquinamento, povertà sociale e decadimento culturale. Esattamente l'opposto di quanto ci serve per contrastare tutti i parametri negativi (fuga di talenti, scarse prospettive di lavori gratificanti per i nostri giovani, decremento anagrafico).
Non sto a ripetere concetti già espressi in questo sito (1 2 3 4 5 6 7 8 9) anche perchè la preoccupazione dei camalli statunitensi per l'automazione delle banchine si è già concretizzata in un terminal di Qingdao alla fine di dicembre dello scorso anno: l'automazione consente di cancellare l'80% del personale.
Quindi abbiamo ragione !
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- Scritto da Pierluigi Patri
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Evidentemente sì ! Abbiamo ragione a sostenere che i centri di ricerca sono attrattivi per uno sviluppo qualificato.
Sviluppo che fornisca ai nostri giovani le occasioni per realizzare le proprie ambizioni culturali e professionali.
L'abbiamo capito da tempo, tanto è vero che da parecchio in questo sito viene scritto che lo sviluppo di Genova, del Genovesato ed anche oltre dipende dalla localizzazione di centri di ricerca.
Pertanto spontanea ci sorge una domanda.
Com'è che gli Amministratori locali non l'hanno ancora capito?
Come mai sono tanto attenti a programmare l'uso di preziose aree per farne mega parcheggi di TIR?
Perchè l'interesse per un forno elettrico a Cornigliano che è ancora, sfortuantamente, occupata da produzioni povere di sapere ed altrettanto povere di valore aggiunto
L'area ex-ILVA può, deve, essere liberata da una servitù estranea alle necessità del nostro territorio; nella pianura padana, nel Bresciano ci sono fonderie e stabilimenti per la lavorazione intensiva dei metalli. Viene ovvio pensare che un laminatoio per la produzione di banda stagnata abbia una più logica sistemazione in quelle zone.
Lo abbiamo già precisato più volte: va salvaguardata una fonte di reddito per gli attuali dipendenti dell'ex-ILVA di Cornigliano e per loro gli Amministratori locali ed i Sindacati possono trovare le soluzioni idonee.
L'avvocato Matteo Daste dichiara che ci sono aziende ad alto contebuto di sapere disposte ad investire a Genova e sostiene la necessità di incrementare la ricerca applicata (NdR: che è a valle di quella teorica). Allora, cari Amministratori e cari candidati alle elezioni regionali datevi da fare e se non sapete da che parte girarvi per avere le necessarie informazioni potete rivolgervi con facilità al citato avvocato in quanto "ambasciatore di Genova nel mondo".
Ai candidati per le prossime elezioni regionali
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- Scritto da Pindaro
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Pubblico il titolo dell'intervista di Silvia Pedemonte al Prof. Gianaurelio Cuniberti per aiutare i candidati alle elezioni regionali.
Per aiutarli ad arricchire il ventaglio dei loro programmi elettorali con idee da realizzare (e non lasciare sulla carta per successive campagne elettorali).
Qui trovate due "ritagli" dell'articolo in cui sono esplicitate interessanti considerazioni per chi sarà chiamato a governare la Liguria.
Candidati, prendetene nota perchè vi saranno utili per dare una svolta ad un territorio che sta impoverendosi culturalmente e socialmente.
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