Non c'è alcun dubbio: per assumere decisioni ci vogliono idee chiare !
Su Il Secolo XIX di oggi ci sono due articoli -non collegati- che ...chiariscono tutto.
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Ma è necessario un giornalistico passo indietro di pochi giorni : il 22 agosto.
Nell'articolo -di cui qui sopra vedete il titolo- Gabriele Fava, Presidente dell'INPS, ha espresso alcune considerazioni in una delle quali evidenzia un ragionamento talmente logico che dovrebbe essere fondamentale patrimonio programmatico di chiunque pratichi la politica "...occorre assicurare ai giovani lavoratori opportunità di lavoro,ben retribuito ...".
È indubitabile che una buona retribuzione possa essere ottenuta esercitando un'attività che richieda conoscenza cioè il sapere.
E qui cascano gli "asini"!
Vedo se riesco a dimostrarlo.
Nel primo articolo citato l'autore -Alberto De Sanctis- evidenzia che l'istruzione è un benefit per evitare la povertà.
Infatti la scuola funziona (come è messa quella attuale si deve dire "dovrebbe funzionare") da ascensore sociale perché consente di acquisire conoscenza.
Quindi conoscenza come mezzo per avere benessere economico, culturale e sociale. Allora un politico deve puntare ad una scuola di qualità in cui, con gli strumenti idonei, tutti gli studenti devono essere messi in grado di imparare acquisendo anche il senso di responsabilità: studi allora avrai bei voti, non studi quindi avrai brutti voti.
Gli "asini" cui ho fatto riferimento non sono gli studenti ma i politicanti che non provvedono a costruire una scuola meritocratica che vada di pari passo col senso di responsabiltà.
Fine della prima tappa.
Seconda tappa.
Fatti gli studenti bisogna fare le "... opportunità di lavoro,ben retribuito...".
Qui cascano gli altri "asini".
Se la conoscenza consente di ambire a lavori con soddisfacente riconoscimento economico gli eletti (periferici e/o centrali) devono assumere tutte le iniziative atte a favorire l'insediamento di attività in cui gli studenti trovino le condizioni per realizzare le proprie aspettative.
Vale a dire attività ad alto contenuto di conoscenza e ad alto valore aggiunto.
Sarà, allora, una fonderia (secondo titolo citato) a soddisfare le aspettative dei giovani?
Pare poco probabile anche se c'è chi -secondo quanto riportato nell'articolo- si mostra "... molto interessato all'ipotesi allo studio..." pensando allo sviluppo occupazionale.
Occupazione verosimilmente caratterizzata da scarso contenuto di conoscenza almeno per la gran parte degli (tanti? pochi?) assunti per far funzionare un forno.
Quindi, egregi amministratori, non stupitevi se i residenti diminuiscono, se i giovani qualificati cercano lavoro altrove impoverendo il tessuto sociale ed economico di Genova.
Non attaccatevi al telefono (inteso come numero di agganci alle celle della telefonia mobile) per tentare di dimostrare che gli utilizzatori della Città stanno crescendo.
Tutto va ben, Madama la Marchesa,
va tutto ben, va tutto ben,
però l’attende forse una sorpresa
che dir non posso fare a men ...