In queste giornate di metà estate dominate da notizie che spiccano o per pochezza di contenuti o per la preoccupazione che suscitano mi pare il caso di rivolgere lo sguardo al ricordo di una figura che molti rapporti ha avuto con la nostra Associazione.

Mi riferisco a Franco Monteverde, scomparso l'anno scorso, per molti anni direttore dell'Istituto Gramsci, noto al grande pubblico forse più per la sua esperienza di assessore al Comune di Genova negli anni '70 che non come uno dei più acuti osservatori della realtà socio-culturale della regione degli ultimi 25 anni.

Eppure molte delle argomentazioni sono ancora quanto di meglio si possa disporre. Interessato a tutto ciò che rientrasse nei campi della cultura e dell'intelligenza dava grande importanza alla nozione ed al concetto di verità.

Una volta mi disse che compito di un intellettuale era quello di dire la verità. Non quella esatta, neppure quella giusta,formale, ma quella vera necessaria per dare soluzione ai problemi.

Una lezione che mi è rimasta impressa nella mente.

Così come in grande evidenza metteva la necessità di condurre una vita militante senza la quale non si potevano comprendere le tante realtà nelle quali si articola la società contemporanea né difendere libertà e diritti.

Non deve allora sorprendere che in un momento come questo ricordiamo Franco Monteverde avendo in Lui un'ispirazione.

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