Forse ci vorrebbe William Shakespeare per risolvere il dilemma, ma potrebbe bastare il professor Mario Baldassarri che il 03/09/2018 è stato intervistato dalla rubrica “Capire per conoscere”
Nell’intervista -che ritengo valga la pena di ascoltare- ha parlato di vari aspetti economici di particolare attualità tra cui lo spread , il debito pubblico, la flat-tax ed il reddito di cittadinanza esprimendo considerazioni e valutazioni che a me, inesperto di quegli argomenti, sono sembrate logiche e lineari.
In particolare mi hanno impressionato alcuni dati illustrati dal tempo 29’:25”
In un rapido conto il professor Baldassarri calcola che ci vogliano 105 miliardi per le clausole di salvaguardia di IVA ed accise (20 miliardi), per la Flat Tax (60 miliardi), per il reddito di cittadinanza (15 miliardi), per la modifica della legge Fornero (10 miliardi).
105 miliardi sono una cifra devastante, ma ancor più devastante per il contribuente sono le considerazioni successive.
”… dentro la spesa pubblica italiana così com’è ci sono almeno 80 miliardi di sprechi ruberie e malversazioni . E dentro le entrate pubbliche mancano 100 miliardi di evasione …”
Ed a proposito di sprechi, ruberie e malversazioni riferisce che “… gli acquisti di beni e servizi, cioè tutte le forniture della pubblica amministrazione che sono aumentate negli ultimi dieci anni del 179% a fronte di una infrazione del 50% . Quindi in termini reali sono aumentati quasi del 130%.”.
Inoltre “… ogni anno distribuiamo 60 miliardi di fondi perduti in conto corrente e in conto capitale. Dove vanno a finire? Che ci facciamo? In tutti questi anni 60 miliardi all'anno per vent'anni sono 1.200 miliardi cioè più della metà del debito pubblico. Ora, questi sussidi chiamati alle imprese -ma in realtà poi finiscono in mille rivoli- avrebbero dovuto fare un exploit di crescita e occupazione nelle regioni del Sud e nelle aree di crisi del centro nord e non ci sono.”
Per terminare l’elenco dei soldi recuperabili accenna alle tax expenditures, cioè le detrazioni e le deduzioni fiscali, dentro cui “… ci sono altri 35-40 miliardi.”.
Per un totale di “… più di 150 miliardi di euro all'anno di risorse sprecate.” ! ! !
Allora che conclusioni trarre? Le solite, ne abbiamo già scritto.
Per usare un eufemismo si può affermare che la repubblica italiana è "inefficiente" (il professor Baldassarri dice chiaramente: sprechi e ruberie e malversazioni) e toglie al contribuente per dare al “cliente”.
Diciamo che l'Italia appare come l'unico paese in cui il collettivismo reale è al potere e resiste. La Russia ci ha provato ma ha fallito.
Possiamo continuare a foraggiare un sistema così distruttivo di ricchezza (cioè i soldi versati dai contribuenti)?
È giusto sopportare? È conveniente per noi?
Come possiamo pensare di veder approvata la tassa piatta, che già di per sé garantisce la progressività della tassazione, se l’apparato politico e burocratico italiano continua a sprecare soldi.
E i 100 miliardi di evasione di cui parla il professore sono la causa o l’effetto dell’italico marchingegno mangiasoldi?
Allora politicanti e burocrati comincino a porre rimedio a “sprechi, ruberie e malversazioni” e a “fondi perduti in conto corrente e in conto capitale”. Ma pare poco credibile vogliano intraprendere azioni che prosciugherebbero l’acquitrino in cui tanti proliferano e si arricchiscono (di soldi e di consensi).
Genovesi e Liguri cosa ne dite di svegliarvi?!
Oppure continuate a credere e sperare nello stato italiano?
Ricordatevi che chi vive sperando muore ……… !
Alegri !