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Marco Bonetti

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Scritto da La Segreteria
Categoria: Cultura
Pubblicato: 21 Luglio 2025

Con grande piacere comMarco Bonetti 2025 04 01 ore 23.13.04 ritagliounichiamo ai nostri Associati e ai frequentatori di questo sito che l'Avv. Marco Bonetti, componente del Consiglio Direttivo dell'Associazione Repubblica di Genova, è stato nominato Membro Associato/Corrispondente dell'Accademia delle Lingue Dialettali del Principato di Monaco (Chargé des relations internationales avec les Institutions culturelles ligures).

L'AccaAccademia delle lingue dialettali Principato di Monacodemia delle Lingue Dialettali è un'istituzione ufficiale del Principato di Monaco con un board di indubbio livello qualitativo che rende ancor più significativa la sua nomina.
Questo nuovo e prestigioso  ruolo rappresenta il riconoscimento per i suoi studi e la costante partecipazione ad eventi internazionali pertanto ci complimentiamo con lui e gli porgiamo gli auguri per il lavoro che l'attende.

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L'ultimo Natale dei Fieschi - la mostra

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Scritto da Peter Beffroy
Categoria: Cultura
Pubblicato: 03 Gennaio 2024

Sabato 30 dicembre 2023 alle Lultimo Natale dei Fieschi 03 esternoore 15,30 a San Salvatore dei Fieschi nei suggestivi locali dell’antico Palazzo Comitale, oggi Museo, è stata inaugurata la Mostra “L’ultimo Natale dei Fieschi” che rimarrà aperta fino al 18 febbraio 2024.

Promossa Lultimo Natale dei Fieschi 03 esternodall’Istituto di Studi sui Conti di Lavagna - in collaborazione con il Comune di Cogorno ed alcune associazioni culturali - l’esposizione, curata dalla Prof.ssa Marina Cavana, prende spunto dall’ultimo Natale vissuto da Gian Luigi Fieschi il Giovane, prima del tragico epilogo della congiura fallita il 2 gennaio 1547, per proporre un viaggio nell’universo della grande famiglia genovese e nellaLultimo Natale dei Fieschi 06 esterno notte sua supremazia perduta cinque secoli fa.

Immaginata non per chiudere il ricordo di fatti lontani in un orgoglioso isolazionismo ma al contrario per far partecipare il visitatore alla vita di una comunità storica complessa - parlante un linguaggio “dagli orizzonti aperti”, come lo definisce il Prof. Daniele Calcagno nella sua chiusura al Catalogo - la Mostra lascia alle spalle le rotture ideologiche del passato (Fieschi vs Doria) e mobilita uno spazio culturale che non è lontano dalle configurazioni di una società del terzo millennio: solidarietà, ordinata convivenza e reciproco rispetto.Lultimo Natale dei Fieschi 06 esterno notte

Non per caso questo incrocio di motivi entra in dialogo con il discorso su bene comune, etica e politica sviluppato negli spettacolari volumi antichi che costituiscono il cuore dell’esposizione “L’ultimo Natale dei Fieschi” i quali rimandano alle tre nature che caratterizzano il libro: essere il riflesso di un pensiero, produrre materialità, corrispondere ad un investimento affettivo.
Tre nature che con la loro variabilità di usi e significati hanno permesso al genere libro di attraversare le epoche producendo informazioni e costruendo mondi che hanno fornito ai lettori elementi per riflettere su di sé, tentare un dialogo e trovare punti di convergenza con gli altri.

Riflettere su di sé, tentare un dialogo e trovare punti di convergenza con gli altri.
Esattamente quello che noi possiamo fare oggi misurandoci con i contenuti di questa Mostra.

18/01/2024 AGGIORNAMENTO.

L'apertura della mostra sarà protratta sino a Pasqua , cioè il 31 marzo.
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O salamm-e de Sant’Òrçeize… pe no dï de quéllo d’Oê!

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Scritto da Gianfilippo Noceti
Categoria: Cultura
Pubblicato: 16 Aprile 2021

SalumificiooreroO salamm-e de Sant'Òrçeize… pe no dï de quéllo d’Oê! Il salame di Sant'Olcese… per non dire di quello di Orero!
Orero di Serra Riccò, che un tempo era territorio di Sant'Olcese, è amenissimo luogo del comprensorio dell'Alta Valpolcevera nei pressi di Casella "quella di quel Trenino che da una collina genovese sale fino ad un monte" lassù in Alva Valle Scrivia!
Orero è il luogo di "Niuxi → 'n i uxi → il luogo dove si sentono le voci" che è quello dove nel 1923 è stato ritrovato il "Tesoretto di Serra Riccò", di quelle Dramme ed Oboli di tipo massaliota che si dice addirittura di "fabbricazione" autoctona e databili intorno al III - II Secolo a.C.
E' anche il luogo di Ciaè "pianoro solatio" come mi disse la compianta Prof. Petracco Sicardi dopo che le ebbi descritto quel luogo che si trova nei pressi delle Fonti del Pernecco con il suo ponte "che chi lo sa quanto durerà ancora" e va già bene che se ne occupano @Gruppo Antincendio Sant'Olcese!

Ad Orero di Serra Riccò - che ha anche il record di avere il Passo Appenninico più basso d'Italia dove nei pressi dello stesso c'era il salumificio dei carissimi amici Anna e Rocchino Torrazza che non c'è più ed è perciò finito con tutti i suoi segreti della "salamazione" esportata anche all'estero - sull'onda di una antica tradizione più o meno tutti facevano "o salàmme d'Oê" per uso "… domestico"!
Lassù, però, i migliori salami venivano principalmente preparati di sole carni suine anche non veniva disdegnata neppure quella di asino . . . che dopo tante fatiche .  . .
Cose molto buone che non so chi le farà più (… vero Walter Morando?) in questi luoghi del nostro bellissimo Entroterra dove, fra l'altro, sull'onda della saggia filosofia del "no caciâ vîa nìnte/non gettar via ciò che può venire ancora bene", con gli scarti della "salumificazione" si facevano prodotti di "seconda tacca" che non per questo "trattandosi di cibo e non di uomini politici" non sono meno buoni e/o almeno particolari ed oggi anche di moda come "a Mostardélla→la Mostardella" e la minestra con "e Mostrardelìnn-e→le Mostrardelline"!

Ma chi ne sa più di 'ste cose … detta così, solo da appassionato "delle nostre cose" che se ne occupò però un po', un po' di tempo fa, fra una difficoltà e . . . l'altra.
Ciao

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Giuseppe Marzari

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Scritto da Pierluigi Patri
Categoria: Cultura
Pubblicato: 28 Novembre 2020

Giuseppe Marzari

I Genovesi lo conoscono benissimo e ne apprezzano lo stile composto ed elegante con cui sapeva "giocare" su ogni argomento.

Con le sue esibizioni di attore ha reso pubblico lo spirito English che caratterizza i Genovesi.
Chi è nato negli anni '50-'60  ricorda Ö sciö Ratella nelle trasmissioni domenicali del Gazzettino mandate in onda dalla RAI-Liguria.

Giuseppe Marzari Arte culinaria

Il brano che potete ascoltare cliccando  sull'immagine del 45 giri dimostra come argomenti "delicati" possano essere trattati con eleganza ; un modo sideralmente distante da quello sguaiato e volgare che si riscontra frequentemente in certe "comicità".

Gli sketch di Marzari, se capiti, contribuirebbero a raddrizzare il costume in voga.

Su facebook gli è stata dedicata una pagina.

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FRANCO MONTEVERDE. Intelligenza e cultura

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Scritto da Pier Cristiano Torre
Categoria: Cultura
Pubblicato: 16 Agosto 2020

In queste giornate di metà estate dominate da notizie che spiccano o per pochezza di contenuti o per la preoccupazione che suscitano mi pare il caso di rivolgere lo sguardo al ricordo di una figura che molti rapporti ha avuto con la nostra Associazione.

Mi riferisco a Franco Monteverde, scomparso l'anno scorso, per molti anni direttore dell'Istituto Gramsci, noto al grande pubblico forse più per la sua esperienza di assessore al Comune di Genova negli anni '70 che non come uno dei più acuti osservatori della realtà socio-culturale della regione degli ultimi 25 anni.

Eppure molte delle argomentazioni sono ancora quanto di meglio si possa disporre. Interessato a tutto ciò che rientrasse nei campi della cultura e dell'intelligenza dava grande importanza alla nozione ed al concetto di verità.

Una volta mi disse che compito di un intellettuale era quello di dire la verità. Non quella esatta, neppure quella giusta,formale, ma quella vera necessaria per dare soluzione ai problemi.

Una lezione che mi è rimasta impressa nella mente.

Così come in grande evidenza metteva la necessità di condurre una vita militante senza la quale non si potevano comprendere le tante realtà nelle quali si articola la società contemporanea né difendere libertà e diritti.

Non deve allora sorprendere che in un momento come questo ricordiamo Franco Monteverde avendo in Lui un'ispirazione.

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  1. Cortese di Gavi. Il vino dal (forse) doppio destino
  2. «Il dialetto è la lingua intima delle coppie, usatelo con i figli»
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Franco Bampi
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