Qui una raccolta di articoli sul mondo del lavoro nella nostra Terra.
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- Scritto da Pierluigi Patri
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Mi è giunta una locandina, di cui vedete l'intestazione, che annuncia la presentazione a Genova dell'omonima rivista digitale di geopolitica e attualità.
Suppongo, ma potrei sbagliarmi, che l'evento non sia stato programmato casualmente nel periodo elettorale per il nuovo Sindaco di Genova e ho pensato che intenda servire da stimolo per captare l'attenzione dell'elettorato.
Mi pare che la campagna dei vari candidati non offra spunti di particolare originalità cominciando dalle esternazioni siderurgiche di cui si è già scritto [ 1 ; 2 ] in queste pagine.
Ho l'impressione, ma anche qui potrei sbagliarni, che la tenzone tra i due principali protagonisti si svolga per somiglianza (la siderurgia) o per strumentale contrapposizione per cui se uno/a dice bianco l'altro/a dice nero (per esempio sul sostegno economico alle madri a casa).
Quindi il quadro complessivo non fa vibrar le corde dell'entusiasmo agli elettori non imbrigliati dalla partitica.
Torno al titolo della rivista digitale rilevando che i suoi argomenti non sono riferibili alla particolarità di Genova ma se volessino "genovesizzare" quel titolo?
Be' quel Caput Mundi diventa calzante per la Genova del XVI secolo, la Genova de "El siglo de los Genoveses".
Per quella che c'è e che si prospetta trovo pertinente il titolo : Kaputt genova.
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- Scritto da Archimede Pitagorico
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Di questi tempi un titolo che inizia con "guerra" fa il suo bel effetto.
Però in questo caso è segno di competizione culturale e, ineluttabilmente, economica.
La notizia cade proprio a fagiolo in questa "siderurgica" campagna elettorale.
Ma chi è protagonista di questa vittoria?
É la ASML che produce "stampanti" in grado di lavorare su spessori dell'ordine di nanometri necessarie per realizzare chips.
Si trova a Veldhoven, cittadina che nel gennaio di 4 anni fa contrava 45.500 abitanti (nel 2022 San Pier d'arena ne faceva 43.028).
L'area occupata dallo stabilimento (per apprezzarla meglio basta cliccare sull'immagine a sinistra) ha la forma approssimativa di un trapezio isoscele con asse maggiore di circa 1300 metri mentre la base di destra è lunga circa 440 metri e quella di sinistra circa 340 metri per un totale di circa 507.000 m2. Tanto per dare l'idea : la metà di quanto è ancora a disposizione della fabbrica di latta a Cornigliano (vale a dire 1.050.000 m2).
Considerato quanto evidenziato da precedenti contributi pubblicati nelle scorse settimane credo sia evidente lo spirito provocatorio di questo articolo.
Non ci vuole un esperto del settore o un economista per capire l'abissale differenza di sapere, di valore aggiunto e di spinta propulsiva che c'è tra la produzione di litografia ultravioletta e quella di latta.
Pare evidente che una produzione di avanguardia con relativi centri di ricerca non sorga per uno schiocco di dita ma necessiti di un'azione politica che prepari un ambiente attrattivo.
A Genova c'è mai stata un'azione del genere?
È mai stato immaginato un percorso che miri ad un deciso miglioramento ambientale e sociale a partire da Cornigliano?
L'ASML è stata fondata nel 1984 e le ci sono voluti 20 anni per arrivare ad un ruolo di prestigio nel settore. E dopo altri 20 anni il suo successo continua proiettandosi sempre più nel futuro.
Qui, invece, siamo ancora all'età del "bronzo" con candidati e amministratori che si gongolano nel crogiolo dell'acciaio (tanto per rimanere nella idealizzazione siderurgica).
Siamo proprio ben presi !
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- Scritto da Pierluigi Patri
- Categoria: O lòu
Mi sarebbe piaciuto un titolo più pepato ma un amico mi ha consigliato di adottarne uno ... insipito per evitare "bruciori di stomaco".
Resta comunque evidentissima l'insipidezza della "politicanza", cioè la politica polticante.
Il giorno 6 c.m. la candidata a Sindaco -Silvia Salis- aveva tessuto le lodi della siderurgia.
Per non rimanere indietro, cinque giorni fa, l'avv. Mario Mascia, assessore all'Urbanistica, Sviluppo industriale e Lavoro, si è sperticato nelle lodi della siderurgia dichiarando che "Le aree ex Ilva a Genova saranno luogo di elezione per lo sviluppo della siderurgia italiana a livello europeo" .
Va ben che siamo in periodo elettorale e tutto fa brodo per coltivare la speranza di accaparrarsi qualche voto in più ma quel "... a livello europeo" dà l'impressione che all'assessore sia scappato un eccesso oratorio e si sia fatto prendere da esagerato entusiasmo.
Pare ragionevole ritenere che per "Sviluppo industriale" cui quell'assesorato è advocatus si debba intendere il miglioramento qualitativo delle attività industriali. Miglioramento che facendo leva sull'entità del sapere contenuto in quei processi riesca a fornire ai giovani opportunità per il soddisfacimento delle loro ambizioni di sviluppo professionale.
In queste pagine abbiamo ripetutamente insistito sulla qualità del lavoro come principale strumento per raggiungere diversi importanti risultati.
Le ricorrenti geremiadi relative al lavoro povero, al decremento demografico, all'emigrazione dei nostri giovani faceva supporre (e sperare) che l'appuntamento elettorale avrebbe sollecitato deibattiti, confronti, magari anche scontri dialettici tra destri e sinistri per illustrare programmi finalizzati al miglioramento complessivo della Comunità.
Invece ci troviamo ad assitere ad una partitella su argomenti di corto respiro anche in contraddizione tra loro (per esempio "Genova innovativa" verso sviluppo della siderurgia che non rappresenta alcuna sostanziale innovazione).
Per chi sceglierà di andare al seggio si prospetta una scelta difficile, imbarazzante e comunque povera di prospettiva.
Buon divertimento cari aventi diritto al voto!
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- Scritto da Pierluigi Patri
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É costume consolidato che durante le campagne elettorali i candidati si lancino in promesse ed impegni destinati a cadere nel vuoto.
Non ci stupisce nemmeno più; che piaccia o non piaccia questo è il sistema anche se, guardando i numeri dell'astensione, si tratta di un costume che non piace alla metà circa degli aventi diritto al voto.
In questo sito la questione dello sviluppo economico, culturale e sociale -conseguentemente anche demografico- è stata trattata più volte evidenziando come certe linee siano pervicacemente sostenute a discapito di un complessivo progresso di Genova e del Genovesato.
I frequentatori di queste pagine hanno potuto constatare come non siano mancate le nostre osservazioni critiche per le scelte e le non-scelte delle Amministrazioni in carica che non hanno saputo o voluto (secondo quanto ipotizzato da recenti vicende giudiziare) cogliere "l'attimo" per dare una svolta al tessuto culturale e produttivo.
É notizia di ieri l'incontro che la candidata del centrosinistra -Silvia Salis- ha avuto all'ex-ILVA con la RSU e la CGIL.
All'affermazione di Salis che prospetta lo sviluppo della siderurgia fa eco Andrea Orlando che per ridare qualità al lavoro pensa al rilancio dell'acciaieria immaginando (fantasticando?) che la produzione di latta possa attrarre altre imprese che la utilizzino (per la conservazione delle acciughe? per i barattoli di pomodori?).
Igor Magni ha contribuito -involontariamente- ad evidenziare lo strabismo programmatico tra gli obiettivi dichiarati e le proposte enunciate nell'incontro con la candidata Salis. Infatti il Segretario della Camera del Lavoro di Genova ha -giustamente- evidenziato che la scarsissima attrattiva occupazionale offerta ai giovani fa sì che cerchino altrove soluzioni lavorative.
Peraltro non è neppure ipotizzabile che lo scivolone programmatico della candidata Salis sia stato favorito dal luogo -l'ex ILVA- dell'incontro perchè il giorno prima, nel giro propagandistico in Val Bisagno ha lamentato il lavoro povero a Genova (cioè il motivo evidenziato da Igor Magni per cui i giovani qualificati e con ambizioni di riconoscimenti professionali se ne vanno via) dichiarando che la prossima amministrazione dovrà curare "una proposta di lavoro di più alto livello".
Gentile Candidata, poichè l'Associazione Repubblica di Genova non ha alcuna preferenza partitica possiamo permetterci di invitarLa a chiarirsi le idee : o latta o produzioni ad altissimo contenuto di conoscenza.
Lei, ex atleta, avrà sicuramente adottato il top delle tecniche di preparazione psico-fisica per raggiungere risultati prestigiosi. Veda allora, se diventerà Sindaco, di adottare gli stessi principi per preparare Genova al meglio per la competizione qualitativa allo scopo di offrire ai giovani adeguate opportunità di riconoscimento professionale, quindi anche economico. Servirà, tra l'altro, anche per invertire il trend demografico.
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- Scritto da Caparbia Mente
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A Genova gli Amministratori, ma non solo loro, hanno una spiccata attenzione sulla Mega-diga, sulle Mega-portacontainers, sui Mega-parcheggi per i TIR come
se la prosperità futura della Città si giocasse tutta su quel tipo di traffico.
Quell'attenzione pare offuschi altri obiettivi certamente più ricchi ed appetibili ma, tant'è, il più importante porto del Mediterraneo (così viene definito) richiede grandi impegni per continuare a primeggiare e portare via traffici marittimi ai porti del nord Europa tramite il corridoio Reno-Alpi (Rfc : Rail Freight Corridor Rhine-Alpine).
Non essendo un esperto di logistica mi sono limitato a pescare alcuni dati con la rete mettendoli insieme con un pizzico di artimetica.
Anno 2024:
- il sistema portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova e Savona) ha movimentato 2.820.000 containers
- il sistema portuale del Mar Ligure Orientale (Spezia e Marina di Carrara) ha movimentato 1.238.258 Teu (riferito a Spezia)
Quindi il totale dei containers movimentati durante il 2024 nei porti liguri ammonta a 4.058.258.
Bene, molto bene, benissimo. Con la megadiga per le megaportacontainers il futuro prospetta numeri ancor più elevati. O no...?
Perbacco, forse no! Perchè, a quanto si legge ->->
E allora? Dove finiscono i sogni genovesi di gloria "containeristica"?
Fine della sezione dedicata a tristezza Genova.
Inizio della brevissima sezione dedicata a Gioia Tauro; brevissima perché il titolo dell'articolo pubblicato a pagina 13 del Secolo di ieri parla da solo.
Qui a lato le considerazioni del Direttore dell'Area Mediterranea Til (MSC) che non lasciano dubbi sull'importanza attuale e le potenzialità di quel porto nella catena logistica della penisola italiana.
A questo punto non ci rimane che porgere un grazie di "quore" ai nostri Amministratori per la loro lungimiranza. Intanto i giovani qualificati gli fanno ciao con la manina mentre stanno partendo per lidi che offrono loro occasioni di soddisfazioni professionali ed economiche.