A Genova gli Amministratori, ma non solo loro, hanno una spiccata attenzione sulla Mega-diga, sulle Mega-portacontainers, sui Mega-parcheggi per i TIR come
se la prosperità futura della Città si giocasse tutta su quel tipo di traffico.
Quell'attenzione pare offuschi altri obiettivi certamente più ricchi ed appetibili ma, tant'è, il più importante porto del Mediterraneo (così viene definito) richiede grandi impegni per continuare a primeggiare e portare via traffici marittimi ai porti del nord Europa tramite il corridoio Reno-Alpi (Rfc : Rail Freight Corridor Rhine-Alpine).
Non essendo un esperto di logistica mi sono limitato a pescare alcuni dati con la rete mettendoli insieme con un pizzico di artimetica.
Anno 2024:
- il sistema portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova e Savona) ha movimentato 2.820.000 containers
- il sistema portuale del Mar Ligure Orientale (Spezia e Marina di Carrara) ha movimentato 1.238.258 Teu (riferito a Spezia)
Quindi il totale dei containers movimentati durante il 2024 nei porti liguri ammonta a 4.058.258.
Bene, molto bene, benissimo. Con la megadiga per le megaportacontainers il futuro prospetta numeri ancor più elevati. O no...?
Perbacco, forse no! Perchè, a quanto si legge ->->
E allora? Dove finiscono i sogni genovesi di gloria "containeristica"?
Fine della sezione dedicata a tristezza Genova.
Inizio della brevissima sezione dedicata a Gioia Tauro; brevissima perché il titolo dell'articolo pubblicato a pagina 13 del Secolo di ieri parla da solo.
Qui a lato le considerazioni del Direttore dell'Area Mediterranea Til (MSC) che non lasciano dubbi sull'importanza attuale e le potenzialità di quel porto nella catena logistica della penisola italiana.
A questo punto non ci rimane che porgere un grazie di "quore" ai nostri Amministratori per la loro lungimiranza. Intanto i giovani qualificati gli fanno ciao con la manina mentre stanno partendo per lidi che offrono loro occasioni di soddisfazioni professionali ed economiche.