Sabato 27 giugno 2020 ore 12. Loris Maieron, sindaco di Busalla, informa la cittadinanza che nel Comune si sono registrati 12 casi di positività al Coronavirus. Uno come ricovero ospedaliero, gli altri in osservazione al domicilio. Nel pomeriggio dello stesso giorno la Regione Liguria informa che sul territorio regionale si sono registrati 5 casi di positività.
Può essere che i dati forniti dal sindaco Maieron fossero riferiti ad una casistica già nota da qualche giorno e quindi fossero già stati inseriti nei conteggi ufficiali, ovvero, che in attesa delle conferme di rito fossero come sospesi per poi essere registrati il giorno successivo all'ufficializzazione.
Eppure se si guardano i dati relativi alla Liguria per il periodo 22-28 giugno i 12 di Busalla semplicemente non esistono.
Il 25 giugno, è vero, vengono registrati 14 nuovi contagi ma sono ascritti ad una residenza per anziani della città di Genova. Il 22 giugno i contagi dichiarati sono 8, il 23 sono 4, il 24 solo 1, il 25 - come detto- 14, il 26 ne vengono comunicati 4, il 27 arrivano a 5 ed il 28 ammontano a 4. Dunque dove sono finiti i 12 casi denunciati da Maieron? Ci sono solo tre possibilità.
Sono stati dimenticati da qualche parte.
Sono stati spalmati su più giorni. Se sì, perché?
Oppure i dati vengono ufficialmente conteggiati in tempi e modi diversi rispetto a quanto dichiarato di volta in volta a livello di comunità.
Naturalmente tutto può essere. Tuttavia, per maggiore chiarezza e rispetto verso l'opinione pubblica, sarebbe davvero utile conoscere i meccanismi di calcolo adottati a livello regionale ed i singoli dati divisi per Comune. Invece, come notato da Luca Ricolfi, anche a livello nazionale la faccenda è un po' confusa; i dati dei Comuni non sono disponibili e la comprensione dei rimanenti non è proprio di tutta evidenza.
Non sarà molto importante però, accanto ai dubbi di Ricolfi sulla gestione dell'epidemia a livello nazionale, restano i miei di dubbi su questo strano caso ligure di fronte al Covid 19.