Neanche il tempo di mettere in rete due “articoli” che denunciano l'abitudine dei partiti e dei politici a beneficiare con i soldi pubblici i loro prossimi [elettori] e loro stessi, che alcuni Consiglieri della Regione Liguria hanno, si fa per dire, immediatamente provveduto ad inciderne i contenuti (come si diceva una volta) nel marmo.
Difatti le rivelazioni (indotte dalla Magistratura) sulle proprie pessime abitudini di spesa con tanto di note, modalità, vicissitudini personali, hanno molto dello stile delle antiche epigrafi.
Benché indegne di figurare nella raccolta delle epigrafi, le asserzioni contenute nelle intercettazioni telefoniche, rese note dalla stampa, rendono la questione particolarmente interessante e, se non aggiungono nulla a quanto già si immaginava, introducono assai bene in un tipico consesso elettivo italiano del XXI secolo: il laboratorio dello spregio delle regole e della carità pelosa.
Fra i principali protagonisti della storia figura Nicolò Scialfa, capogruppo del famoso partito “Italia dei Valori”, accusato di aver autorizzato le spese incredibili (vini -mediocri-, mobilio, abbigliamento, regali natalizi, ecc.) del suo gruppo.
Scialfa si difende dicendo di aver “travisato il concetto di rappresentanza”.
Si vede che con il passare degli anni trasmigrando da un partito all'altro, da un’Assemblea ad un'altra ha finito con il fare confusione sul suo ruolo.
Tuttavia, se Scialfa ed i suo colleghi di partito si presentano come i campioni del degrado e della vergogna, il picco dell'imbarazzo lo tocca il biasottiano Aldo Siri.
Siri è indagato per aver speso 2.600 € in panettoni regalati, come si è affrettato a precisare: “Alle famiglie bisognose ed ai poveri delle parrocchie. Scaricarli in un punto di raccolta e distribuirli è stato uno sforzo enorme. Ho usato la mia auto”.
In questo caso non è la somma in sé a stupire ma è la motivazione che ha informato la sua destinazione.
È possibile che un uomo animato da sincera, fraterna, carità cristiana, che guadagna intorno ai 9.000 € al mese non trovi il modo di riservare 200 € del suo reddito mensile ai poveri ma debba finire con il fare la carità natalizia con i soldi degli altri?
A Natale siamo tutti più buoni.
Secondo gli estensori voleva essere un'epigrafe invece è diventato un epitaffio. Il loro.