Vale a dire : proprietà fondamentale delle proporzioni.
E = eletti ; Pp = posti in parlamento ; V = votanti ; Adv = aventi diritto (al) voto
La proporzione non è altro che un’uguaglianza tra due rapporti; pertanto noi due (Euclide & Eulero) siamo certi che i parlamentari, sempre attenti a parlar di democrazia, saranno incondizionatamente favorevoli ad un principio di uguaglianza.
Confidando nella benevolenza di Dante per l'utilizzo di una sua celebre frase, adattata al nostro tempo, osiamo declamare : "Galeotto fu il Covid".
... insieme al Prof. Draghi.
Il pregresso della politica, le vicende di questi ultimi 12 mesi -pur nell'eccezionalità dell'evento- e la nomina di un presidente del consiglio dei ministri scelto al di fuori della partitocrazia dimostrano che i politicanti non riescono ad andare a sintesi costruttiva sui problemi.
Chissà se i nostri simpatici Amici Liguri dell'ARGe ci hanno fatto caso? Forse sì.
"... con una partecipazione che fino alle elezioni politiche del 1979 superava il 90% l’astensionismo non costituiva per niente un problema, né politico né scientifico." ma ora sì !
Vediamo un po' com'è andata nelle ultime tre elezioni politiche:
- partecipanti al voto del 2008 per l'elezione dei deputati : 80,51%
- partecipanti al voto del 2013 per l'elezione dei deputati : 75,20%
- partecipanti al voto del 2018 per l'elezione dei deputati : 72,94%
È così illogico dedurne che il servizio offerto diventa sempre meno corrispondente alla richiesta?
Qualsiasi esercente verificasse un calo del 20% dei clienti si porrebbe il problema di un miglioramento dell'offerta; non fosse altro perché calando il consenso diminuiscono gli incassi, quindi il suo benessere.
Per i politicanti non vale analogo principio: che i partecipanti al voto siano il 90% degli aventi diritto od il 72,94% per loro è sempre la stessa avendo a disposizione un numero fisso di poltrone.
Allora, cari Amici Liguri, constatata la Vostra simpatica (e fondata) vis polemica perché non proponete il principio proporzionale (questo sì davvero proporzionale, non quello con cui si trastullano i politicanti)?
L'uso delle proporzioni chiarisce il concetto: i posti in Camera (Pp) sono 630, se partecipano il 100% (V) degli aventi diritto (Adv) vengono eletti 630 deputati (E) altrimenti, se partecipa il 72,94%, ne vengono eletti 460 (E:Pp=V:Adv).
Essendo matematici esperti abbiamo calcolato al millesimo le probabilità di obiezioni relative alla rappresentatività quindi ci è venuto naturale l'elaborazione di una soluzione adatta a rintuzzarle: invece di proporzionalizzarne il numero basta proporzionalizzargli gli stipendi complessivi, cioè una sorta di contratto di solidarietà tra "lavoratori" della politica. Sempre per uguaglianza nei confronti degli altri lavoratori.