...per un’idea tarda.
Sembra passata un’era geologica da quando il Sindaco Bucci parlava di un volo diretto tra Genova e New York (novembre 2019) come segno di un nuovo ruolo della Città proiettata verso un futuro di successo.
Gli era chiaro non fosse una cosa semplice perché un'idea del genere deve essere supportata dalla richiesta del mercato legato non solo al turismo ma, soprattutto, al mondo dell'economia e della conoscenza.
In quella spinta di progresso e di recupero di un prestigioso ruolo per la Città deve essersi inceppato qualcosa se siamo arrivati al punto di proporre l'uso a fini abitativi dell'edificio della Lavanderia italia in Porto.
Ma fosse solo quello potremo pensare ad un inciampo "sulla via del Waterfront di Levante".
Invece no! L'appiattimento progettuale, l'ictus propositivo, trova ulteriore conferma dall'articolo pubblicato su "Il Secolo XIX" di oggi.
In 3° e 4° colonna si legge la dichiarazione di Falteri Davide, consigliere delegato dal sindaco Bucci ai nuovi insediamenti industriali, in cui sostiene che "La richiesta di Csm-Gmt invece è completa [N.d.R. rispetto a quella contemporanea di Cosco] e ben si inserisce nella nostra visione, che non è quella di contrapporre la logistica alla politica industriale siderurgica. ... [per la] crescita di una logistica qualificata.".
Ecco il progresso che viene prospettato a Cornigliano, al Ponente ed ai Genovesi giovani : containers, containers, containers.
Così progettando gli Amministratori locali credono di prospettare ai giovani un futuro appetibile, ricco di riconoscimenti professionali e soddisfazioni economiche? Pensano davvero di incentivarli a restare in questa miseranda città?

In questa landa pare sopravvivano solo individui incapaci di far arrivare agli amministratori il loro dissenso in modo fortissimo e chiarissimo.
Genova Superba? La festa della Bandiera? Questa città di zombi è destinata a diventare un fantasma geografico buono solo per stiparci containers, parcheggiarci TIR e fabbricare latta.

Volo Genova-New York?! Mi scappa da piangere.