Le attività legate ai trasporti marittimi costituiscono, ora come in passato, una importante componente del lavoro e della ricchezza di Genova e della Liguria, quindi notizie come quelle relative ad Hapag Lloyd fanno solamente piacere.
Il Porto e le attività connesse sono uno snodo cruciale nel movimento delle merci; poiché il commercio internazionale deve continuare -magari tra alti e bassi- e le merci devono continuare a viaggiare possiamo stare tranquilli per la ricchezza prodotta dai nostri Porti perchè nessuno può portarceli via.
Nonostante ciò l’attenzione e la cura per un efficace sistema portuale non può allentarsi perché la concorrenza, in particolare quella dei porti nord-europei, può drenare ricchezza dalle nostre banchine come accaduto in passato.
Quindi basta prestare molta attenzione alla funzionalità del sistema per stare tranquilli ?
Pare proprio di no perché le rotte commerciali possono cambiare e rendere i porti meno fondamentali quando ci sono alternative terrestri economicamente concorrenziali.
Due grandi potenze economiche dell'Asia non hanno strettamente bisogno del Mare per trasportare le loro merci in Europa.
Cina e Giappone hanno pianificato ed organizzato un sistema di trasporto ferroviario che consente di far arrivare le merci in Europa in meno di 3 settimane bypassando Suez e risparmiando su tempi e costi.
Riteniamo che questa "via della seta" terrestre evidenzi inequivocabilmente la necessità di elaborare una strategia innovativa per mantenere ed incrementare ricchezza e sviluppo nella nostra Terra.
Ne abbiamo già scritto in queste pagine.
Lo sviluppo deve puntare ad insediamenti di attività a limitata occupazione di territorio, ad alto ed altissimo contenuto di conoscenza -quindi di ricchezza- ed alla indispensabile presenza di centri di ricerca.
Conoscenza e ricerca, peraltro con evidente nesso di reciproco stimolo, creano occasioni di prestigiosa ricaduta economica anche in ambiti non strettamente collegati; rapporti di collaborazione, studio ed interscambio culturale originano occasioni di incontri (congressi, stages, ecc.) che alimentano il cosiddetto turismo congressuale utile -tra l'altro- a favorire la frequentazione del luogo innescando un meccanismo virtuoso di promozione del territorio.
Più conoscenza, più ricerca = più ricchezza diffusa!