È crollato un ponte al confine tra Liguria e Toscana, vicino ad Albiano Magra (Massa Carrara), lungo una strada che va dalla bassa Val di Vara alla Val di Magra.Si tratta di un ponte con varie campate di altezza limitata rispetto al terreno sottostante complessivamente pianeggiante; questo ha contenuto i danni delle due persone coinvolte.
Dall’Ansa si apprende che la presenza di una crepa dell'asfalto aveva indotto i tecnici Anas ad effettuare controlli avvenuti lo scorso 3 novembre. In seguito al controllo era stato dichiarato che non sussistevano "condizioni di pericolosità”.
Viene spontaneo un confronto tra il crollo del Ponte Morandi e questo sul Magra. Le entità dei danni sono evidentemente diverse ma qualcosa pare accomunare i due eventi: i controlli.
Nel primo i controlli (oppure i non-controlli) sono stati orientati al maggior profitto di un’azienda privata e pare che gli apparati statali addetti abbiano effettuato verifiche non stringenti sulle relazioni fornite da Autostrade per l’Italia, ma nel secondo cosa ha determinato la qualità del controllo?
ANAS è un’azienda pubblica che dovrebbe essere ispirata ad un’efficienza non condizionata (o, almeno, non completamente condizionata) dal profitto ; allora come mai un risultato analogo (evidentemente non simile) a quello dell’altra azienda ispirata dal profitto?
Sarà mica che i duei eventi siano accomunati dall’italian style?
In un caso i profitti (e qualcosa d’altro?) , nell’altro le competenze affidate con criteri particolari di selezione e verifica ?
L’obiettivo che intendiamo realizzare per la nostra Terra passerà anche per un sistema che dia riconoscimenti a chi si impegna e "non-riconoscimenti" per coloro che non si sono impegnati.