Nel senato della repubblica italiana stanno litigando dando sfogo a manifestazioni di vario genere.
È successo che tale Barani Lucio abbia compiuto un “gesto osceno” inducendo Grasso Pietro, presidente di tale consesso, a dichiarare che per impedire altre situazioni analoghe “ … il rigore sarà assoluto.”.
Questa categorica affermazione me ne ha fatto venire in mente un’altra altrettanto draconiana : è severamente vietato.
Che senso hanno?
Per gli italiani il rigore può anche essere un po’ così? Il rigore può essere parziale?
Allora che rigore è se, per rigore, il vocabolario Treccani scrive che significa “Rigida severità”. Peraltro anche questa definizione suscita perplessità perché una severità molle che severità è?
Stessa relatività l’ispira l’altra affermazione. Se qualcosa è vietato significa che non si può fare. Punto e basta.
Non è possibile che ci siano divieti severi perché, altrimenti, significa che ce ne sono altri non severi e l’ovvia conclusione è che pertanto si possano infrangere.
E qui si torna al senso civico italiano di cui è stato recentemente scritto in questo sito nella "A ciassa do paize".
Ci conviene condividere quell’ambiente?