In questi giorni le trasmissioni televisive giornalistiche si sono impegnate in numerosi dibattiti a cui hanno partecipato esperti di vario genere : geologi, ingegneri, architetti ed i soliti espertissimi opinionisti che hanno qualcosa da dire in ogni occasione.
Per l’ennesima volta nei dibattiti post terremoto è stato citato l’esempio delle normative antisismiche relative a costruzioni e ad opere di varia natura realizzate in Giappone, notoriamente soggetto a periodici terremoti. In puntuale accoppiata sono state illustrate e discusse le norme vigenti nella penisola italiana.
Da quello che ho capito mi è parso di intendere due problemi a proposito dell’italica normativa : indirizzi e norme non unanimemente condivise ed un “lassismo” nella loro applicazione.
Refrain già sentito in occasione dei terremoti in Emilia (2012) e L'Aquila (2009) tanto per citare gli ultimi per rilevanza.
Pare proprio che nonostante i ripetuti eventi tellurici l’esperienza sia servita a poco grazie anche all’italica fantasia che consente interpretazioni utili al risparmio economico immediato e dà adito a controlli “elastici”.
Forse su tutto aleggia lo scarso senso civico peninsulare che fa percepire (in modo immotivato?) le normative emesse dalle autorità come aleatorie, intrusive, inutili e principalmente finalizzate all’aumento delle spese.
Aggiungendo alle speculazioni della ricostruzione le condanne per illeciti, “ruberie” ed intrallazzi lo scetticismo degli italiani può trovare una parziale giustificazione.
Ma solo parziale?
Eventi come il crollo dell’edificio scolastico di Amatrice rafforzano la perplessità sull’autorevolezza delle autorità. In occasione dell’inaugurazione di quella struttura nel settembre del 2012 il sindaco di allora dichiarò «ogni adeguamento alla vulnerabilità sismica».
Qualcuno aveva “imbrogliato” le carte o questo terremoto è stato tremendamente violento?
Forse è stata solo sfortuna?
Per quanto riguarda la Terra in cui vogliamo vivere dovranno esserci regole appropriate e rispettate . Chi mancherà al loro rispetto pagherà puntualmente in relazione al danno favorito e/o provocato, senza alcuno sconto in modo che all’eventuale ripetersi di un evento i protagonisti di illeciti ed irregolarità non potranno più essere tali .
16/12/2016. Aggiungo il sottostante link ad un articolo che ritengo interessante
http://noisefromamerika.org/articolo/terremoto-ricostruzione-populismo