La recensione di "I Liguri - Etnogenesi di un popolo" riguarda l'edizione del 1999 edita da ECIG; pagine 300.
L'Autore -Renato Del Ponte- era una persona disponibile, semplice, gentile, che ho avuto la fortuna di conoscere e successivamente portare a presentare il libro sui Liguri in una trasmissione radio tanti anni fa'. Una conoscenza che porto nel cuore soprattutto perché ha parlato di un popolo dimenticato: I Liguri. Dimenticato dalle istituzioni scolastiche, dai programmi e pubblicazioni che si occupano di divulgazione storica e in parte anche dalla rete. Da Ligure mi sembra doveroso parlarne!
L'Autore intraprende uno studio complessivo sui Liguri iniziando dall'esigenza di riscoperta e dalla necessità "del cuore" dell uomo: le Radici trascurate da tanto tempo e scevra da possibili legami etnici, trattando il tema attraverso le fonti: storico- classiche, archeologiche, antropologiche, non solo ma avvalendosi dello studio della genetica ed in particolare lil lavoro di Cavalli-Sforza; un modo innovativo di fare ricerca. Dobbiamo tenere conto di come la genetica abbia intrapreso passi da gigante negli ultimi anni ma resta davvero una bella sfida la sua. Forse con il senno dell'oggi avrei posto al Professore qualche domanda sull'utilizzo della critica delle fonti usate nel libro, ma questo non sminuisce il suo lavoro anzi la critica serve sempre per migliorare il lavoro svolto. Il libro tratta un periodo che va dal paleolitico medio sino alla conquista romana delle popolazioni Liguri antiche. Il libro è leggibile, non è un " mattone"! A mio avviso il pregio maggiore è parlare di quelle Genti che si riunivano nei "santuari", luoghi spirituali (il monte Bego, il Beigua) presenti ancora oggi dove gli antichi abitanti della Liguria si recavano per pregare le loro divinità.Quando penso alla Liguria penso al mare, ai monti e non posso non pensare ai sui monti/"santuari" antichi ed a coloro che vi si recavano a piedi in situazioni tecnologiche e sociali molto diverse dalle nostre!