Invece Francesi, Svizzeri, Pontifici, Liechtensteiner (non so se scritto così sia corretto, ad ogni buon conto intendo i cittadini del Liechtenstein) sono scemi.

Almeno è questa l’idea che mi sono fatto leggendo i servizi pubblicati  online da Il Fatto Quotidiano e da La Repubblica circa la relazione annuale illustrata dal Dr. Boeri Michele Tito, presidente dell’INPS, al Parlamento italiano.
Tra le altre cose il bocconiano -bocconiano come Monti Mario-  “ … ha insistito in particolare sui 38 miliardi che la chiusura delle frontiere agli immigrati potrebbe costare all’Italia.”

Sono “Cifre che emergono da una simulazione fino al 2040, dalla quale emerge che avremmo 73 miliardi in meno di entrate contributive e 35 miliardi in meno di prestazioni sociali destinate ai cittadini extracomunitari “ cioè l’equivalente di  “una manovrina in più da fare ogni anno per tenere i conti sotto controllo“.

Orbene  se le cose stanno così, e come si potrebbe dubitarne dato il suo cursus studiorum, mi domando il motivo di tanta miopia del governo francese che ha dichiarato di voler respingere le navi cariche di migratori eventualmente respinte dai porti della penisola italiana : forse i Francesi non si rendono conto a quanto rinunciano.
E gli Svizzeri ? Va bene che la Confederazione è un forziere ma 38 miliardi non sono noccioline.
Anche i Pontifici potrebbero raggranellare un po’ di soldi, di certo molto meno di 38 miliardi perché lo Stato del Vaticano è piccolo e di ospiti ce ne starebbero pochini. Comunque l’utilizzo della risorsa migratoria -seppure numericamente limitata- sarebbe meglio del niente.
Stesso ragionamento per il Liechtenstein; anche quello è uno Stato territorialmente piccolo ma un po’ di soldi fanno sempre comodo.

Allora mi domando perché siano così stolti da rinunciare alla ricchezza di cui ha parlato il presidente dell’INPS : basterebbe loro tendere la mano.

Però, constato il loro atteggiamento, comincia a venirmi un sospetto.
Sarà mica che le cose non stanno come ci ha raccontato il Dr. Boeri Michele Tito ?

Intanto a Tallin hanno deciso "No ad apertura altri porti Ue".

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Il libro è stato presentato venerdì 15 novembre alle 17:45

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