Mi ero deciso di non andare a votare convinto che il funzionamento della repubblica italiana non cambierà che vinca il sì oppure il no.
Oltre a questa considerazione mi sono ritrovato più volte a pensare di votare no vedendo ed ascoltando i sostenitori del sì e, di converso, provare un gran desiderio di votare sì vedendo ed ascoltando i sostenitori del no. Ragion per cui mi ero ulteriormente persuaso di starmene a casa: le dispute italiane sono perfettamente sterili.

Ho cambiato idea oggi leggendo un articolo : “ … Blackrock teme il No al Referendum Costituzionale italiano.”.
È segno evidente che la questione non è solamente italiana ma tassello di un puzzle finanziario mondiale i cui architetti dirigono come marionette coloro che sono fuori dal loro giro.
Blackrock ha grandissimi interessi economici nella penisola italiana e si può immaginare perchè la vittoria del no complicherebbe i suoi  piani egemonici tanto più che è " ... il più grande fondo del mondo ..." il cui Presidente è Robert Kapito ed Amministratore Delegato Larry Fink .
Anche “ … JpMorgan [è] dietro alla riforma …” e questo la dice lunga considerato che le banche di affari, se non sbaglio, sono state le responsabili della bolla finanziaria che ha generato la crisi economica ormai in corso da molti anni.

A questo punto poichè i sostenitori sovranazionali del sì appartengono al gruppo di coloro che decidono le sorti del mondo e per favorire un mercato unico, a loro congeniale, vogliono creare le condizioni  per  realizzare un consumatore omogeneo ed appiattito non mi resta che votare : NO.

La biologia insegna che la diversità consente di superare situazioni avverse  permettendo la sopravvivenza.
Per questo a noi, "fuorilegge" della foresta di Sherwood, piace un modo fatto di tante genti con culture diverse e ben radicate.

Popup

 

Fino agli ultimi confini del Mondo copertina

Il libro è stato presentato venerdì 15 novembre alle 17:45

nella Sala Michelangelo del Hotel Bristol Palace

in via XX settembre 35 - a Genova