...to be tomorrow or to be one century late?
Non è un dilemma dalla drammaticità amletica; per noi la risposta è tanto semplice quanto immediata. Però c'è qualche manager che dimostra una chiarezza di idee pari alla scioltezza nella trattazione dell'argomento.
Un video prodotto da Gedi in collaborazione con Leonardo illustra i materiali del futuro e ci è venuto spontaneo il confronto con la latta.
Altrove è chiaro che "...chi gioca d’anticipo ha un vantaggio competitivo..." mentre a Genova sprechiamo 1.300.000 metri quadrati per una lavorazione obsoleta, di retroguardia, con un contenuto di conoscenza risibile e scarsissimo valore aggiunto.
Se si vuole dare a Genova ed alle aree circostanti un vantaggio competitivo (cioè ricchezza culturale ed economica quindi anche ambientale e sociale) gli Amministratori devono darsi da fare per promuovere l'insediamento di attività di ricerca e produttive ad altissimo contenuto di conoscenza perché congrue con l'orografia della nostra Terra in cui gli spazi sono modesti ed ottenuti con fatica in un continuo lavoro sulla natura.
Quindi non possiamo sprecarli e vanno valorizzati al massimo facendo leva anche sul clima e la bellezza del territorio.
Chi punta ad ingessare la situazione -per miopia, per interesse clientelare, per mantenere le proprie posizioni di rendita- impedisce il miglioramento complessivo e deve essere additato come responsabile dell'impoverimento generalizzato che porta solamente degrado soprattutto per le generazioni più giovani.
Genovesi, non fatevi mangiare il belino dalle mosche bianche !
Fatevi sentire, se non per voi fatelo per i vostri figli e nipoti !
Perché i nostri giovani non siano costretti ad andarsene per poter lavorare, per sviluppare le proprie attitudini, per poter raggiungere le mete cui ambiscono !