Banche ... c'è chi ha pensato al rimedio

L'altro ieri, in anticipo su un appuntamento, mi sono fermato in un bar per bermi un cappuccino e far passare il tempo. Mi sono messo a leggere il giornale non facendo più di tanto caso agli avventori seduti ai tavoli vicini.
La mia attenzione, però , si è puntata ad un tavolo a fianco dopo aver sentito la parola "banca" ripetuta un paio di volte in brevissimo tempo.
Facendo finta di continuare a leggere ho prestato ascolto (sì, lo so, non è educato ascoltare di nascosto i discorsi altrui) a quanto stavano dicendo le due persone accanto a me. Non ho capito quale banca fosse oggetto dei loro discorsi ma chi stava parlando sosteneva che i responsabili dei danni a coloro che hanno depositi o azioni dovrebbero essere condannati non tanto alla galera ma a restituire tutte le perdite provocate e se non lo facessero "devono suicidarsi".
Sarei intervenuto se il suo interlocutore non gli avesse immediatamente ribattuto "E sì che quelli sono talmente scemi da suicidarsi".
E l'altro "No problem [proprio così] in quel caso li si fa suicidare e si confisca tutto ai  loro parenti come goditori dei benefici della truffa".
Mi è venuto da pensare che simile procedura potrebbe risultare un ottimo deterrente.
Mi sbaglio?

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