Il parlamentare Cicchitto non è mica uno qualunque

Il  parlamentare Cicchitto non è mica uno qualunque, né l’ultimo arrivato della politica che frequenta dal 1979 nel PSI, poi nel Partito Socialista Riformista , quindi nel Partito Socialista-Socialdemocrazia, successivamente Forza Italia ed infine (per ora) nel Popolo della Libertà.
Ha ricoperto importanti incarichi quindi credo si possa considerare inserito a pieno titolo nella macchina del potere soprattutto quando il Centro-destra ha governato. Attualmente  è niente-po’-po’-di-meno che presidente della commissione Esteri della Camera. 

Orbene il nostro uomo ha preso posizione su quanto detto dal Papa nella giro a Lampedusa [leggi qui]

Un conto è predicare, un altro è gestire l'immigrazione. Lo Stato non può abbassare la guardia.., Un conto è la predicazione religiosa, un altro conto però è la gestione da parte dello Stato di un fenomeno cosi difficile, complesso e anche insidioso, per di più segnato dall'intervento di gruppi criminali, qual è l'immigrazione irregolare …”.
E continua Uno Stato degno di questo nome non può abbassare la guardia perché rischia di diventare soggetto passivo di operazioni assai dure e pesanti nell'assenza più totale di una solidarietà internazionale.".
Conclude sostenendo che "In questo quadro  è auspicabile che il ministro Keynge non operi forzature unilaterali rispetto a posizioni assai diverse sul tema immigrazione: le tematiche riguardanti ius sanguinis e ius soli possono essere superate solo attraverso mediazioni assai impegnative che richiedono un lavoro politico attento e serio".

Bravo presidente. Ha  perfettamente ragione : non confondiamo i ruoli. 
I Genovesi lo avevano affermato già molto tempo fa: o Pâxo e San Scȉ.
Lei afferma che “Lo Stato non può abbassare la guardia” Ci tolga una curiosità, per favore . Ma Lei dov’era quando c’era da stringere>la cintura o da mettersi le bretelle?
Se Lei trova che “la gestione da parte dello Stato di un fenomeno [sia] cosi difficile” vada a prendere ripetizioni dai Maltesi o dagli Australiani. Intanto del Suo non spenderebbe una lira, dato che si tratterebbe di un viaggio di Stato che le pagheremo noi.
Inoltre se il fenomeno è “per di più segnato dall'intervento di gruppi criminali, qual è l'immigrazione irregolare” cosa fa? Se non fa nulla, come mi pare dai risultati sino ad ora ottenuti, diventa complice?
Una preghiera. Lasci perdere la pietosa lamentela sulla “assenza più totale di una solidarietà internazionale.” Sembra quasi una scusa per giustificare il proprio non operato. Durante il viaggio di studio che poco sopra Le ho suggerito di effettuare si ricordi di chiedere a Maltesi e/o Australiani cosa se ne fanno dell'assenza di una solidarietà internazionale.
E se il problema si può risolvere solo “attraverso mediazioni assai impegnative che richiedono un lavoro politico attento e serio” mi sa che Lei, per la Sua parte e tutti gli altri per la loro, non abbiate mai lavorato né attentamente né seriamente. Ma non mi stupisce.
Ma andate a far rimboschimenti e spaccare pietre per tirar su muraglioni di sostegno.
Mi stia bene, Signor Presidente.

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