Intelligenza artificiale Vs insipidezza umana
- Dettagli
- Scritto da Pindaro
- Categoria: O lòu
- Visite: 108
"Se l'inventore dell'intelligenza artificiale è un genovese e Genova non lo sa" è il titolo dell'articolo con cui Franco Manzitti informa della presentazione del libro di cui, qui a fianco, vedete la copertina.
Il Genovese è Tomaso Poggio; laureatosi in Fisica all'Università di Genova, insegna al Massachusetts Institute of Tecnology di Boston ed, insieme a Marvin Minsky e a Jhon Mac Carty, è l'inventore dell'intelligenza artificiale.
Qual'è la conclusione (anticipata)?
Il seme era buono ma è caduto in un campo arido mentre un campo fertile ha favorito le condizioni per un turning point, un'idea, una realizzazione che cambierà il futuro in modo impressionante.
C'è da constatare con rammarico che Genova non ha costituito ambiente favorevole allo sviluppo dei suoi studi sul funzionamento del cervello delle formiche tanto che dopo la laurea ha lavorato come ricercatore a Tubinga.
I contadini sanno bene che la preparazione di un terreno propizio alle colture richiede tempo, visione strategica, programmazione, impegno mentale e di risorse.
É evidente che non sia possibile promuovere in poco tempo le condizioni favorevoli per un terreno fertile adatto a richiamare ricercatori e produrre conoscenza ma basterebbe prendere in prestito la mentalità "contadina" per iniziare a programmare quanto necessario a rendere Genova una meravigliosa sede di coltura della cultura.
A Genova abbiamo già qualche "appezzamento di terreno" tale da costituire attrattiva e, qui, sono alla conclusione finale (e volutamente provocatoria) dedicata a chi di dovere: se non ci arrivate voi fatevi aiutare da un "contadino" !
L'ultimo Natale dei Fieschi - la mostra
- Dettagli
- Scritto da Peter Beffroy
- Categoria: Cultura
- Visite: 118
Sabato 30 dicembre 2023 alle Lultimo Natale dei Fieschi 03 esternoore 15,30 a San Salvatore dei Fieschi nei suggestivi locali dell’antico Palazzo Comitale, oggi Museo, è stata inaugurata la Mostra “L’ultimo Natale dei Fieschi” che rimarrà aperta fino al 18 febbraio 2024.
Promossa dall’Istituto di Studi sui Conti di Lavagna - in collaborazione con il Comune di Cogorno ed alcune associazioni culturali - l’esposizione, curata dalla Prof.ssa Marina Cavana, prende spunto dall’ultimo Natale vissuto da Gian Luigi Fieschi il Giovane, prima del tragico epilogo della congiura fallita il 2 gennaio 1547, per proporre un viaggio nell’universo della grande famiglia genovese e nella sua supremazia perduta cinque secoli fa.
Immaginata non per chiudere il ricordo di fatti lontani in un orgoglioso isolazionismo ma al contrario per far partecipare il visitatore alla vita di una comunità storica complessa - parlante un linguaggio “dagli orizzonti aperti”, come lo definisce il Prof. Daniele Calcagno nella sua chiusura al Catalogo - la Mostra lascia alle spalle le rotture ideologiche del passato (Fieschi vs Doria) e mobilita uno spazio culturale che non è lontano dalle configurazioni di una società del terzo millennio: solidarietà, ordinata convivenza e reciproco rispetto.Lultimo Natale dei Fieschi 06 esterno notte
Non per caso questo incrocio di motivi entra in dialogo con il discorso su bene comune, etica e politica sviluppato negli spettacolari volumi antichi che costituiscono il cuore dell’esposizione “L’ultimo Natale dei Fieschi” i quali rimandano alle tre nature che caratterizzano il libro: essere il riflesso di un pensiero, produrre materialità, corrispondere ad un investimento affettivo.
Tre nature che con la loro variabilità di usi e significati hanno permesso al genere libro di attraversare le epoche producendo informazioni e costruendo mondi che hanno fornito ai lettori elementi per riflettere su di sé, tentare un dialogo e trovare punti di convergenza con gli altri.
Riflettere su di sé, tentare un dialogo e trovare punti di convergenza con gli altri.
Esattamente quello che noi possiamo fare oggi misurandoci con i contenuti di questa Mostra.
18/01/2024 AGGIORNAMENTO.
Bravo Sindaco Bucci !
- Dettagli
- Scritto da Mr. Kellogg
- Categoria: Costume e Società
- Visite: 170
Il Festival della Scienza di quest'anno deve affrontare il problema delle diminuite sponsorizzazioni: 100.000 euro in meno rispetto all'edizione dell'anno scorso.
Si ritiene che gli sponsors abbiano preferito puntare su l'Ocean Race e GenovaJeans perchè ritenute manifestazioni più attrattive ai fini pubblicitari.
Sulla questione è intervenuto il Sindaco Bucci che l'ha inquadrata dichiarando «Se ci sono meno sponsor privati vuol dire che bisogna far conoscere di più l'evento a questi ultimi, ... » proseguendo con «Non c'è una legge che obbliga qualcuno a sponsorizzare, tantomeno un evento particolare.»
Per chiarire il concetto a chi non fosse stato pronto a coglierne la sostanza ha aggiunto «Se uno vende noccioline, faccio questo esempio, sponsorizza dove ci sono noccioline».
Perfetto, chiaro, inequivocabile Signor Sindaco!
ParafrasandoLa: se uno vende noccioline sponsorizzerà festival delle noccioline; se uno "vende" scienza sponsorizzerà festival della scienza; se uno "vende" containers e parcheggi per TIR sponsorizzerà ...
...meglio lasciar perdere!
Ritornando all'Ocean Race ed a Genova Jeans la loro tendenza mi ha fatto pensare ad un celebre detto islandese: "Pisciarsi nelle scarpe".
È un proverbio che chiarisce la breve durata di certi (apparenti) benefici.
Manifestazioni come quelle possono essere attrattive se reiterate con cadenza almeno biennale perché, altrimenti, vengono dimenticate. Inoltre producono benefici di breve durata che non possono influenzare gli sviluppi sul lungo periodo utili per cambiare il destino nella nostra Comunità.
FIOM-CGIL, FIM-CISL, UILM-UIL : grazie !
- Dettagli
- Scritto da Pierluigi Patri
- Categoria: O lòu
- Visite: 142
Grazie perchè avete dimostrato di essere capaci ad immaginare un futuro diverso.
In questo sito sono stati pubblicati diversi interventi sull'area ex-ILVA, tutti improntati a proposte di sviluppo che offrano ai nostri giovani occasioni di lavoro economicamente e culturalmente interessanti tali da gratificare le loro giuste ambizioni di progresso sociale cui farà seguito un concomitante miglioramento di cui si gioveranno Cornigliano, il Ponente e tutto il Genovesato.
Le vostre preoccupazioni volte ad assicurare occasioni di lavoro e di reddito per gli attuali occupati sono giuste e condivisibili. Non è difficile immaginare che un serio impegno delle Amministrazioni comunale e regionale renderà possibile trovare le soluzioni adatte. Ne va del benessere diffuso che un riutilizzo oculato e lungimirante delle aree in concessione creerà per i prossimi decenni.
Proporre agli operai ed ai tecnici un "salto nel buio" ha dimostrato il vostro coraggio e la determinazione ad orientare il futuro non solo per i figli degli attuali dipendenti ma anche per i tanti altri che dello S.C.I. di datata memoria avranno, forse, sentito parlarne dai loro padri e nonni.
A questo punto sarà indispensabile che le Amministrazioni facciano la loro parte mostrando la capacità -e la determinazione- di richiamare attività di ricerca e di produzione ad altissimo contenuto di sapere perché è il sapere che genera benefici sociali anche per coloro che non ne sono coinvolti direttamente.
Se le aree che saranno liberate in seguito alla revisione dell'accordo di programma fossero utilizzate per i containers e/o un megaparcheggio di tir la vostra iniziativa verrebbe vanificata e la colpa ricadrebbe solo su coloro che, avendone la possibilità, non avranno utilizzano un'occasione d'oro.
Ulteriori spazi dedicati ai traffici containers significa impoverire la comunità per la modesta ricaduta economica, l'utilizzo povero di spazio prezioso, la confusione e l'inquinamento creato da quel tipo di attività mentre la ricchezza vera -quella milionaria- prodotta dalla logistica finirebbe a Ginevra (MSC), Amburgo (Hapag Lloyd) e Singapore (PSA).
Zêna a l'ha za dæto !
Fate la guardia e l'Associazione Repubblica di Genova è pronta a ringhiare insieme a voi e, nel caso, a mordere.
Pagina 5 di 13