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- Scritto da Pierluigi Patri
- Categoria: Costume e Società
Lo scrivono o lo dicono, talvolta.
Soprattutto in caso di vittorie sportive o per un premio Oscar.
Affari loro se sono orgogliosi di essere italiani.
Di classifiche che sconsigliano tali dichiarazioni di orgoglio ne abbiamo già pubblicate ( Italiani 49esimi , Italiani ultimi ). Ma i motivi di “orgoglio” si rinnovano con puntualità.
Ecco l’ultima occasione su cui gli orgogliosi potranno contare per esserlo vieppiù.
Nella classifica Ue-27 l'Italia è seconda : medaglia di argento!
La medaglia d’oro se l’aggiudica la Bulgaria.
La specialità è il Neet : "Not (engaged) in Education, Employment or Training”.
Individui tra i 15 e i 24 anni non occupati né impegnati in attività di studio o formazione. Forse qualcuno li definirà : senza arte né parte.
Pe niatri saaiéiva a dî génte ch’a no fa ’n belìn.
Sono il 21,2% nella fascia d'età indicata, con le usuali differenze tipiche delle diverse zone della penisola italiana. Come aggiustare la classifica? Presto detto : Piano nazionale Garanzia giovani . Promesso da Letta Enrico verrà realizzato da Renzi Matteo.
Il sistema è sempre il solito : ridistribuire.
Il termine così “crudo” non compare ma come chiamereste la distribuzione di soldi in vari modi e con diverse definizioni?
Quanti soldini ci sono in ballo?
1.500 milioni di euro circa.
567 milioni vengono dall’Unione Europea (tasse prelevate dalle tasche di noi contribuenti e girati alla U.E. dallo stato italiano)
567 milioni vengono dal Fondo sociale europeo (stessa origine, stesso giro)
453 milioni dal co-finanziamento italiano, stimato al 40% (stessa origine ma giro più breve).
Detto in lire fanno quasi 3.000.000.000 di lire.
Dall’articolo si apprendono, inoltre, alcuni dettagli.
- 300.000 (vale a dire 1/3 del totale) di questi individui saranno individuati in Campania e in Sicilia.
- 500 milioni dovrebbero servire per nuove assunzioni corredate di una «dote» specifica da aggiungere a quanto già previsto dal «Pacchetto Giovannini»
- 200 milioni come sconto contributivo a favore dell'apprendistato (anche se non riesco a capire perché gli interessati dovrebbero apprendere ora quello che non hanno appreso a tempo debito)
- 200 milioni al Servizio civile
- 100 milioni riguarderebbero stages, remunerati con 500 euro mensili.
Se non ricordo male già in passato i cosi detti stages avevano ottenuto solo uno scopo: distribuire soldi ad una fetta di chiedenti (di petentes).
Magari vi verrà da pensare che sia in malafede oppure abbia scarsa fiducia nelle istituzioni. La parte finale dell’articolo citato forse non mi dà torto “ … si consideri che i fondi europei destinati alla formazione professionale e all'occupazione durante il periodo 2007 e 2013 per la sola Regione Sicilia ammontavano a 2,1 miliardi di euro (finanziati per metà dal Fondo sociale europeo, e per il resto da Stato e Regione). In quell'intervallo storico, che purtroppo ha coinciso con il tremendo ciclo della doppia recessione, il tasso di disoccupazione giovanile nell'isola è passato dal 37,2% al 53,8%. È la prova che le politiche attive per l'occupazione su certi territorio saranno una sfida molto difficile per un paese, come il nostro, più abituato alla spesa per ammortizzatori sociali.”.
Come andrà a finire con i nostri soldi?
Riusciranno i “nostri” eroi governativi a far sorgere il sol dell’avvenire?
Di certo continueranno a ridistribuire per “comprare” il consenso intanto non ci rimettono niente perché usano i nostri soldi.
… fino a quando i contribuenti non si saranno stufati e si arrabbieranno.
Genovesi e Liguri i nostri soldi vengono sprecati
Genovesi e Liguri i nostri sacrifici vengono presi in giro
Genovesi e Liguri il nostro modo di fare, il rispetto del lavoro, il darsi da fare non albergano nel cervello dei politicanti
Genovesi e Liguri dobbiamo cambiare; non possiamo più proseguire verso il baratro a cui questi politicanti ci stanno portando
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- Scritto da Pierluigi Patri
- Categoria: Costume e Società
"È uno splendido riconoscimento, una splendida vittoria per l'Italia".
Lo dice Napolitano Giorgio riferendosi all’Oscar per il miglior film straniero ottenuto ieri ad Hollywood da un film italiano.
Intanto assistiamo al miglior film italiano dell’horror : "Debito pubblico, è record: il rapporto debito Pil è al 132,6%, il livello più alto dal 1990".
Chissà cosa avrà da dire in proposito Napolitano Giorgio?
Oppure se ne starà zitto?
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- Scritto da Pierluigi Patri
- Categoria: Costume e Società
Del giornalismo permeato di buonismo idiota (dal greco idiòtês : privato; per estensione : proprio, particolare, che non vede più in là del proprio naso) e di “umanità” italiota avevamo già avuto modo di scriverne in un altro articolo.
‘sta volta, però, mi sono imbattuto in un nuovo genere giornalistico, quello psicanalitico-confessionale.
Forse ricorderete che a metà febbraio una barista di Roma aveva ucciso un individuo che, sparando, stava rapinando il suo esercizio.
E cosa le domanda il giornalista Mancini Giulio?
Indossa i panni da psicanalista e chiede “Cosa ricorda di quei momenti?“.
Dismesso quell’abito si mette la tonaca e, quasi fosse nel confessionale, prosegue “Cosa sente nella sua coscienza?”.
Tornando psicanalista insiste “Ripeterebbe ciò che ha fatto?”.
Ma va’ a cag..re avrei risposto io. Invece quella donna ha avuto la gentilezza e la pazienza di rispondere.
Se i giornalisti sono uno degli specchi di una nazione è facile da capire perché nella penisola italiana le cose vadano come vanno.
A chi avesse letto questo scritto chiedo, in conformità al buonismo dell’italian style: la Sua coscienza ne è stata turbata? Ripeterebbe la lettura?
Ad ogni buon conto, in stile confessionale: Ego te absolvo
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- Scritto da Peter Beffroy
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Neanche il tempo di mettere in rete due “articoli” che denunciano l'abitudine dei partiti e dei politici a beneficiare con i soldi pubblici i loro prossimi [elettori] e loro stessi, che alcuni Consiglieri della Regione Liguria hanno, si fa per dire, immediatamente provveduto ad inciderne i contenuti (come si diceva una volta) nel marmo.
Difatti le rivelazioni (indotte dalla Magistratura) sulle proprie pessime abitudini di spesa con tanto di note, modalità, vicissitudini personali, hanno molto dello stile delle antiche epigrafi.
Benché indegne di figurare nella raccolta delle epigrafi, le asserzioni contenute nelle intercettazioni telefoniche, rese note dalla stampa, rendono la questione particolarmente interessante e, se non aggiungono nulla a quanto già si immaginava, introducono assai bene in un tipico consesso elettivo italiano del XXI secolo: il laboratorio dello spregio delle regole e della carità pelosa.
Fra i principali protagonisti della storia figura Nicolò Scialfa, capogruppo del famoso partito “Italia dei Valori”, accusato di aver autorizzato le spese incredibili (vini -mediocri-, mobilio, abbigliamento, regali natalizi, ecc.) del suo gruppo.
Scialfa si difende dicendo di aver “travisato il concetto di rappresentanza”.
Si vede che con il passare degli anni trasmigrando da un partito all'altro, da un’Assemblea ad un'altra ha finito con il fare confusione sul suo ruolo.
Tuttavia, se Scialfa ed i suo colleghi di partito si presentano come i campioni del degrado e della vergogna, il picco dell'imbarazzo lo tocca il biasottiano Aldo Siri.
Siri è indagato per aver speso 2.600 € in panettoni regalati, come si è affrettato a precisare: “Alle famiglie bisognose ed ai poveri delle parrocchie. Scaricarli in un punto di raccolta e distribuirli è stato uno sforzo enorme. Ho usato la mia auto”.
In questo caso non è la somma in sé a stupire ma è la motivazione che ha informato la sua destinazione.
È possibile che un uomo animato da sincera, fraterna, carità cristiana, che guadagna intorno ai 9.000 € al mese non trovi il modo di riservare 200 € del suo reddito mensile ai poveri ma debba finire con il fare la carità natalizia con i soldi degli altri?
A Natale siamo tutti più buoni.
Secondo gli estensori voleva essere un'epigrafe invece è diventato un epitaffio. Il loro.
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- Scritto da Luiggi Pariggi
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L'avevamo detto.
L'avevamo detto in tempi non sospetti, quando tutti ancora credevano o facevano finta di credere per calcolo, interesse o speranzoso opportunismo, che il problema non fosse quello da noi indicato: l'Italia, così com'è, ha un costo enorme.
L'avevamo detto che nel momento in cui l'italico abitante ne avesse preso atto si sarebbe strappato il sipario che copriva la principale questione nazionale, aprendo un percorso dalla portata incalcolabile quale potrebbero essere la fine degli attuali partiti politici e, con la complicità di qualche elemento occasionale, addirittura la fine dell'Italia-Una.
L'avevamo detto e puntualmente si è verificato, come conviene di questi tempi mediatici,in diretta TV.
È successo venerdì 10 gennaio nel corso della trasmissione Virus e si è ripetuto domenica 12 gennaio durante uno degli intermezzi di informazione di SKY 24.
Nel primo caso una signora molto aggraziata e gentile, di professione insegnante ed idealmente legata al PD ed alle sue politiche anche in materia fiscale, lamentava di essere vittima di una palese ingiustizia.
Lavoratrice in trasferta, costretta per questo a vivere in affitto, si era trovata tassata come seconda casa la sua unica proprietà immobiliare. L'imposta complessiva era superiore ad una mensilità del suo stipendio.
Due giorni dopo, un'altra signora, sempre impiegata nel settore del pubblico impiego, denunciava che, per effetto del nuovo sistema fiscale imposto sulle proprietà immobiliari, la sua unica casa non avrebbe più goduto delle vecchie parziali esenzioni, passando dal giorno di una legittima aspirazione alla proprietà privata alla notte di un possesso oggetto dell'ambizione predatoria dello Stato scroccone.
La presa di coscienza delle due Signore è quella che molto prima di loro ha interessato milioni di italiani costretti a svenarsi per sanare i bilanci di Enti con i quali avevano poco o nulla a che fare, per pagare i costi di servizi non richiesti, non utilizzati o contestati perché irrazionalmente erogati. Almeno loro, le due Signore, hanno la soddisfazione, non trascurabile, di restituire con le tasse parte di quelle somme che prima hanno percepito come stipendi.
Eppure si sono sentite tradite, umiliate, ingiustamente vessate da un sistema che credevano idealmente occhiuto (facciamo pagare i veri ricchi ed i finti poveri) ed invece è solo occhiuto.
È questa una svolta, forse decisiva, nel rapporto fiduciario fra le Istituzioni ed i Cittadini. Se anche i dipendenti pubblici scindono il loro rapporto con lo Stato a seconda del momento e del ruolo che, volta, volta, gli tocca di interpretare, ogni sviluppo politico, sociale, istituzionale diventa possibile.
Forse lo vedremo a Genova quando i contribuenti si accorgeranno che la TASI sulle prime case coprirà solo parzialmente il deficit figlio della esasperata ricerca del consenso della maggioranza politica locale, la quale ha speso: 20 milioni di € per riscattare dai privati con AMT i voti degli addetti; ha perso 60 milioni di € nell'esercizio degli ultimi cinque anni e nei prossimi cinque spenderà 80 milioni di € per rinnovare il parco mezzi.
Tutte spese che potevano essere evitate lasciando AMT all'impresa privata che già la gestiva.
Forse lo vedremo in Italia nel 2015 quando l'addizionale TASI sulla prima casa passerà al 6 per mille e quella sulla seconda porterà il totale ben oltre l'attuale 11,5 per mille ed i contribuenti si accorgeranno che parte di quegli introiti andranno all'Amministrazione centrale anziché ai Comuni.
Forse sarà per questo, per lasciare i soldi a quelli che ce li mettono, che oggi 200 Comuni, con amministrazioni di ogni colore ed idea, hanno rivolto istanza di indipendenza ai rispettivi Consigli Regionali.
Forse.
Come si dice: chi vivrà, vedrà.